Affidarsi ad una persona fidata per far valere diritti e doveri del condominio, e poi accorgersi che stanno per truffarci.
L’amministratore di condominio nasce come figura essenziale per organizzare le molteplici problematiche che possono interessare tutte le case e i suoi abitanti. La maggior parte di loro lavora onestamente, anche se le dispute non mancano mai perché mettere d’accordo tutti è impresa ardua. Ma attenzione, non tutti sono onesti.

Nel corso degli anni sono state scoperte molte truffe ai danni di ignari condomini che si erano affidati ad un amministratore. La più frequente è quella di sparire con i soldi che gli vengono affidati da tutti per spese importanti e onerose. Ma non finisce certo qui. Pare siano 3 le truffe dentro le quali sia più facile cascare. La figura dell’amministratore di condominio dovrebbe ispirare fiducia, dato che si tratta di un professionista incaricato di gestire le finanze e gli affari comuni di una comunità di proprietari di case.
Ma la realtà ci insegna che la fiducia non dovrebbe mai essere data per scontata. Essenziale è che i condomini prestino attenzione e si informino in modo adeguato prima di affidare la gestione del loro denaro a un amministratore. La truffa potrebbe nascondersi dietro l’angolo, e la migliore difesa è l’informazione e la vigilanza costante. Vediamo in quali modi un amministratore di condominio potrebbe tentare di commettere una frode.
Amministratore di condominio: la truffa è dietro l’angolo, a cosa prestare attenzione
Tre, dicevamo, sono le strategie più usate dagli amministratori di condominio (o presunti tale) più disonesti: Scopriamole insieme e difendiamoci così. Gli amministratori disonesti possono aumentare artificiosamente i costi dei servizi (pulizia, manutenzione, riparazioni) oppure mettersi d’accordo con i fornitori per gonfiare i preventivi, ricevendo una percentuale in cambio. Può anche avvenire la manipolazione delle fatture, aggiungendo voci di spesa non necessarie.

Per evitare questo danno, occorre chiedere sempre il dettaglio delle spese e delle fatture, richiedendo copia della documentazione originale ma anche partecipare attivamente alle assemblee condominiali. Se ci sono dei dubbi, è meglio nominare un revisore dei conti esterno.
L’amministratore può poi trattenere per sé somme destinate ai lavori, alle spese ordinarie o straordinarie, o utilizzare temporaneamente i fondi condominiali per fini personali, portando ritardi nei pagamenti ai fornitori e accumulo di debiti condominiali. Per difendersi, è bene verificare periodicamente la documentazione bancaria e i movimenti del conto del condominio richiedendo bilanci chiari, completi e periodici.
Può capitare, infine, che vengano falsificati i rendiconti o nascosti i reali movimenti di denaro e i documenti. A volte la truffa consiste nel non fornire ai condomini i dati richiesti o nel presentare bilanci fittizi. Per evitare questo bisogna richiedere accesso a tutti i documenti giustificativi (fatture, contratti, preventivi) così come previsto dalla legge e segnalare subito ogni rifiuto dell’amministratore di fornire questi documenti. Se emergono irregolarità, rivolgersi a un avvocato o all’autorità giudiziaria specializzata.
Il primo consiglio resta quello di scegliere solo amministratori con esperienza, buona reputazione e iscrizione all’albo.