La coppia che decide di comprare casa procede con la sottoscrizione di un mutuo contestato. Questa è la decisione più giusta?
Comprare casa è un passo importante per una coppia. Significa aver deciso di vivere la vita insieme, di costruire una famiglia e di essere di supporto l’un l’altro con la consapevolezza che non sarà tutto rose e fiori. Già la scelta di avviare il percorso di acquisto potrebbe mettere a dura prova il rapporto.
Come immaginate la casa dei vostri sogni? Siete certi che per il vostro partner sia lo stesso? Potreste avere idee diverse sulla zona in cui comprare l’immobile, la metratura, la presenza di uno spazio esterno e del piano da preferire. C’è chi desidera una villetta e chi un attico, chi vuole vivere vicino al mare e chi in campagna. Insomma, solo dopo aver trovato un compromesso si può iniziare la ricerca.
Una volta trovata l’abitazione perfetta e che rientra nel budget allora si dovrà pensare alla pratica mutuo. Qui ci si ritroverà davanti ad altre scelte da prendere insieme. Tasso fisso o variabile? Meglio una rata più alta o una dilazione più lunga? Mutuo cointestato oppure no? Approfondiremo quest’ultima questione spesso sottovalutata dagli acquirenti. Visto che entrambi partecipano all’acquisto è giusto cointestare il mutuo ma capiamo se è un vantaggio.
Il mutuo cointestato prevede che più persone siano responsabili del pagamento delle rate del finanziamento. Se uno dei due cointestatari non dovesse pagare quando dovuto la responsabilità passerà all’altro. Ogni cointestatario diventa obbligato per l’intera somma residua dovuta, non solo per la metà o la quota parte indipendentemente dalla stipula di accordi interni che alla banca non interessano minimamente.
Il principale vantaggio di questa soluzione è che la banca valutando i redditi di tutti i cointestatati accorderà con maggiore facilità il mutuo e potrebbe anche concedere una somma più alta rispetto quella che verrebbe erogata qualora l’intestatario fosse una sola persona. A volte, dunque, cointestare il mutuo è l’unica strada per poter comprare casa perché solo un doppio stipendio potrebbero convincere la banca a concedere la somma richiesta.
In caso di separazione gli obblighi legati alla cointestazione non decadrebbero. Le rate dovranno essere pagate dall’uno o dall’altro e se così non fosse scatterebbe il pignoramento dell’immobile. Questo potrebbe essere un problema se uno dei due partner non ha le risorse economiche per soddisfare la richiesta e l’altro dovesse rifiutare di pagare perché non abita più in quella casa. Sarebbe importante scrivere nell’accordo di separazione o divorzio chi si occuperà del pagamento delle rate residue o lasciare che il Giudice stabilisca chi dovrà pagare e in quale percentuale.
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