L’ex protagonista di Amici, una delle cantanti più celebrate e amate del momento, ha voluto condividere con i fan la sofferenza che ha sperimentato sulla sua pelle: cosa le è capitato.
Ci sono masse di giovani là fuori che ambiscono esclusivamente alla notorietà e al successo, ad una vita insomma sotto i riflettori, in cui legioni di fan sono disposti a far di tutto per ammirarli e donare loro affetto incondizionato e immotivato, magari – nei casi più fortunati – perché apprezzano un particolare talento.
Ciò che spinge così tanti giovani a sognare un’esistenza di questo tipo è l’illusione della felicità, il pensiero che una volta diventati ricchi e famosi la vita diventi piana, che tutto il resto si sistemi da solo e che si possa finalmente ottenere quella sensazione di benessere che durante l’adolescenza è una chimera e che in età adulta diventa un’occasionale compagnia di viaggio.
Il confronto tra sogni ed età adulta è come un frontale contro un muro a 300 Km/h, nulla di ciò che idealizziamo nella nostra testa è effettivamente come sembra. Anche quando si ottiene una carriera ricca di successi, quando si trova l’amore della vita, quando si realizzano tutti gli obiettivi prefissati, c’è sempre una parte di noi che sarà insoddisfatta, che dovrà confrontarsi con quel vuoto che riempie l’esistenza.
Più che la realizzazione di un sogno, bisognerebbe aspirare alla realizzazione di sé. Comprendersi è il primo passo verso la serenità e successivamente deve arrivare l’accettazione, non solo dei propri difetti e limiti, ma anche di una realtà che è composta di luci e ombre, di vittorie e sconfitte, di vita e di morte.
Il dramma di Gaia: “Sono sopraffatta dal vuoto”
Lo sfogo che Gaia, cantante uscita dal talent Amici e recentemente affermatasi come una delle più amate della nuova generazione, ha offerto nella sua pagina Instagram è un esempio di come notorietà e successo non siano che una sfaccettatura della vita e in quanto tali non sufficienti a regalare quel senso di benessere e serenità che tutti noi cerchiamo.
Nell’intimo post pubblicato, l’artista rivela: “Oggi la diabolica trinità è venuta a farmi visita. Senso di vuoto, ansia e solitudine sono arrivati per rimanere più del solito”, ed ha ancora aggiunto: “Hanno preso spazio nel mio corpo come se fossero loro i proprietari di casa, si sono insediati con approccio apparentemente cortese e in poco tempo hanno dettato legge, imbavagliandomi l’anima e rendendola ostaggio. Spesso mi capita di entrare in loop mentali pari a certi gironi dell’inferno dantesco”.
Speranzosa di poter fare capire che simili sensazioni non sono legate ad un evento specifico ma fanno parte di un dolore che porta dentro da sempre e che non è riuscita a eliminare dalla sua vita, Gaia aggiunge: “In questo momento siedo su una poltrona di un treno diretto, Roma-Milano. Una tratta familiare per me, per la mia primavera emozionale, i primi amori sbocciati nella città eterna, le prime responsabilità che mi richiamavano verso il freddo Nord e i primi sensi di vuoto non più colmabili da una carezza di papà o una tenera rassicurazione di mamma. Il dejavu era inevitabile. L’inquietudine pure”.
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Gaia conclude la sua riflessione a cuore aperto con un consiglio che vale per sé stessa ma anche per tutti coloro che comprendono a pieno questa sensazione di incompiutezza e solitudine: “Questa ferita va fatta respirare, ossigenare. L’ansia di risolvere un problema è essa stessa il problema. Un cane che si morde la coda, un’apparente risoluzione che sotto forma di ‘cura’ va ad infettare più in profondità. […] La bimba che è in me vorrebbe solo essere vista, amata, accettata, cercata. Senza dover per forza fare ‘la brava’, servire a qualcuno o qualcosa”.
