Un importante personaggio famoso ha iniziato a non sentirsi al meglio, credeva fosse un problema legato al caffè e invece era una grave malattia.
Si sottolinea spesso che nessuno come noi è in grado di conoscere il nostro corpo per questo, pur non essendo un medico, può percepire se eventuali sintomi che avverte meritino un approfondimento. Parlarne con il proprio dottore rappresenta certamente la scelta ideale, pur senza drammatizzare senza avere la certezza sia davvero qualcosa di grave, così da non andare incontro a un problema ben più serio.

Ed effettivamente questo è quello che è accaduto recentemente a una star internazionale apprezzata anche in Italia, che ha iniziato ad avvertire una serie di malesseri, ma a cui ha dato poca importanza. Anzi, inizialmente era convinto che si trattasse di qualcosa legato al caffè, che non riusciva a digerire come un tempo, ma era qualcosa di decisamente differente.
La grave malattia sottovalutata di un personaggio famoso
Ma quale sarebbe questo personaggio famoso che non ha compreso subito di avere una grave malattia, pensando invece che il suo problema fosse legato alla digestione del caffè? Si tratta di James Van Der Beek, famoso anche nel nostro Paese per avere interpretato Dawson nel telefilm ‘Dawson’s Creek’. L’attore, classe 1977, non si sentiva benissimo, ma aveva sottovalutato la situazione, evitando di sottoporsi a uno screening che gli avrebbe permesso di arrivare prima alla diagnosi.
“Non avevo niente che mi spingesse a correre a fare lo screening”, ha detto l’attore a ‘Business Insider’ spiegando di aver notato solamente una differenza nell’evacuazione. I sintomi hanno però continuato a resistere, per questo ha poi deciso di sottoporsi a una colonscopia, che gli ha permesso di capire quale fosse la malattia di cui soffre tutt’ora. Lui credeva di avere un problema legato al caffè, mentre aveva un tumore del colon-retto.

Venire a conoscenza della verità ha rappresentato un duro colpo, inizialmente lui stesso stentava a crederci. ”Ci è voluto davvero un po’ di tempo per metabolizzare la situazione. La realtà si fa ancora lunga, è una strada a tappe; ci sono così tante incognite” – ha detto ancora. Paradossalmente, la malattia ha avuto anche un risvolto positivo, visto che gli ha permesso di capire quanto la gente lo ami, sono in tanti a fargli sapere il suo sostegno non appena lo incontrano.
Quello che gli è accaduto lo ha portato a muoversi in prima persona organizzando incontri in cui invita tutti a non sottovalutare eventuali sintomi sospetti, per questo fare prevenzione resta determinante. E’ bene quindi conoscere quali siano i fattori di rischio che possono aumentare le possibilità di incorrere in questo tipo di cancro. Si dovrebbe cercare di limitare il consumo di grassi e proteine animali, preferendo invece alimenti contenenti fibre.
Non si deve inoltre trascurare l’aspetto genetico, chi ha familiari che hanno avuto malattie come le poliposi adenomatose ereditarie (tra cui l’adenomatosi poliposa familiare, o FAP, la sindrome di Gardner e quella di Turcot) e il carcinoma ereditario del colon-retto su base non poliposico ha maggiori probabilità di ammalarsi.