Non venderle prima, ad ottobre le auto Diesel varranno una fortuna: ti danno oltre 10.000€ se le cedi

Il Governo vuole svecchiare il parco auto italiano e, per farlo, da ottobre promette un regalo inaspettato ai veicoli Diesel.

Sono mesi che se ne parla, e non è un caso. L’Italia si è posta un obiettivo alquanto ambizioso che vede come data il 2035: un arco di tempo di 10 anni in cui si mira ad abbandonare, per quanto possibile, i motori termici. Tutto questo con l’ambiziosa motivazione di abbracciare le auto elettriche, come previsto dal piano UE. E da qui, una serie di misure volte a tamponare non pochi problemi, tutti economici.

Illustrazione auto e mazzetta di banconote euro in mano
Non venderle prima, ad ottobre le auto Diesel varranno una fortuna: ti danno oltre 10.000€ se le cedi – teatroverdigenova.it

Se da una parte l’italiano medio non ha abbastanza liquidità per investire su un veicolo elettrico, anche le aziende (e tutto l’indotto che gira intorno all’automotive) nutrono non pochi timori. Insomma, un cane che si morde la coda.

Ma tra le tante misure di cui si discute da mesi, rientrano i fondi del PNRR, quelli che, in buona sostanza, servirebbero a spingere il progetto. E tra le risorse che non sono state spese per ampliare le colonnine elettriche, spunta un nuovissimo bonus auto, annunciato da mesi, ma che oggi sembra avere finalmente una data d’uscita.

Il bonus auto è atteso per ottobre

Il percorso verso la transizione elettrica in Italia continua a sollevare interrogativi e, soprattutto, attese. Tra i tanti nodi ancora da sciogliere, spunta finalmente una data che potrebbe segnare un punto di svolta: ottobre 2025. È proprio in quel mese che dovrebbero arrivare i nuovi incentivi auto, secondo quanto riportato da La Repubblica.

Coppia in una concessionaria auto che parla con il commerciante
Il bonus auto è atteso per ottobre – teatrodigenova.it

Ad accendere le speranze è il fatto che non si tratta più di una semplice ipotesi, ma di un’indiscrezione che sembra ormai avere preso una direzione concreta, tanto che nel mondo dell’automotive già si attende la conferma ufficiale.

Il cuore del piano? Sempre lo stesso: spingere l’acquisto di auto elettriche, allineando l’Italia alle direttive europee. Ma nel frattempo, e qui sta il paradosso, ci sarà spazio anche per i motori diesel Euro 6, ancora ampiamente diffusi nel nostro Paese. Una sorta di ‘regalo’ – anche se sarebbe più corretto dire ‘spinta’ – per agevolare chi non può ancora permettersi il salto verso l’elettrico.

Il fatto è che di tempo da perdere, ad oggi, non ce n’è più. Da un lato, bisogna sostenere le famiglie italiane, che spesso non hanno liquidità sufficiente per affrontare un acquisto così oneroso. Dall’altro, dare respiro a un comparto industriale che guarda con timore a una transizione troppo rapida. È un equilibrio delicato, quasi un compromesso necessario.

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