Dogville, quando il cinema diventa teatro: la lezione di Lars Von Trier

Dogville è un film del 2003 che dimostra come il cinema diventi teatro in alcune occasioni. La lezione di Lars Von Trier è davvero esemplare.

Oggi parliamo di un film che ha segnato la storia del cinema anche per il suo modo di fare e che ha portato a dei cambiamenti nel corso del tempo. Vogliamo approfondire da vicino tutto il discorso in merito allo studio del cinema che diventa teatro.

DOGVILLE
Dogville, quando il cinema diventa teatro: la lezione di Lars Von Trier – Screenshot Youtube – teatroverdigenova.it

Fu presentato in concorso al 56esimo Festival di Cannes e rappresenta il primo episodio di quella che è nota come la diologia USA – Terra delle opportunità, sarà seguito due anni dopo dall’uscita al cinema di Manderlay.

Il film segna anche una cesura nella carriera di Lars Von Trier perché si stacca dal movimento Dogma 95 in favore di una nuova astrazione del cinema e che regala degli spunti davvero incredibili. Gli attori si trovano tutti schierati in un grande spazio nero e si muovono in maniera teatrale per entrare da porte che non ci sono per guardare in finestre che non vediamo.

Von Trier è anche autore del soggetto e della sceneggiatura con la produzione affidata alla Zentropa Entertainment. Nel cast tra gli altri troviamo Nicole Kidman, Harriet Andersson, Lauren Bacall, Jean-Marc Barr, Paul Bettany, Blair Brown, James Caan, Patricia Clarkson, Jeremy Davies, Ben Gazzarra e molti altri ancora.

Dogville, tutto quello che c’è da sapere sul film di Lars Von Trier

Dogville è un film sperimentale di Lars Von Trier che esaltò la critica ma portò a delle polemiche da parte del pubblico che non gradì particolarmente la costruzione narrativa e uscì confuso dalla visione e per fortuna che non c’erano ancora i social network.

Tutto il film fu girato in un solo capannone praticamente senza scenografia con una pianta cittadina messa a terra attraverso righe bianche che determinano sia le strade che le case.

In Italia fu distribuito da Medusa Distribuzione dal 7 novembre del 2003 in una versione accorciata dalla volontà dello stesso regista e con la sua mano. In dvd poi uscì la versione integrale.

Agli European Film Awards il regista vinse il premio come miglior regista mentre Anthony Don Mantle vinse il premio per la migliore fotografia. Si tratta di un prodotto davvero innovativo che riesce ad arrivare al pubblico in maniera confusa, ma che premia gli amanti del cinema di un certo livello. Un esperimento che sarebbe da rivedere con l’esplosione del digitale nel mondo moderno di oggi.

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