Finalmente le cartelle esattoriali diventano più innocue per alcuni italiani: scopri subito se hai i requisiti e rientri tra i fortunati
La cartella esattoriale è un documento che lo Stato invia per comunicarti che hai un debito da pagare. Serve all’Agenzia delle Entrate-Riscossione per richiedere coattivamente i soldi dovuti e recuperare dal contribuente il credito vantato. Esistono numerosi strumenti, come i condoni, le sanatorie, la rottamazione delle cartelle esattoriali, che hanno l’obiettivo di sostenere gli italiani a pagare quanto richiesto dall’Agenzia delle Entrate. Misure fondamentali, ma che non sempre sono attivabili.

Esistono tuttavia delle agevolazioni fisse che arrivano in soccorso dei contribuenti nell’esatto momento in cui il Fisco bussa alla porta. Scopriamo di che cosa si tratta e quali sono i requisiti per poterne usufruire: potresti rientrare tra i pochi fortunati!
In primo luogo, uno strumento che è sempre attivo, a differenza degli altri citati precedentemente, è sicuramente la rateizzazione ordinaria. Ma procediamo con ordine e facciamo chiarezza su quali contribuenti possono approfittarne.
Cartelle esattoriali quasi abolite: choc per alcuni italiani
La riforma della riscossione ha introdotto moltissime possibilità per godere di piani di dilazione più lunghi. Adesso è possibile evitare procedure di esecuzione forzata, pignoramenti, confische, ipoteche o fermi amministrativi. La nuova normativa ha introdotto novità fondamentali per aiutare chi non ha alternative diverse dal pagare le cartelle esattoriali in un’unica soluzione o a rate.

Grazie alla citata riforma, alcuni contribuenti potranno usufruire di piani di dilazione più lunghi. Da quest’anno è possibile chiedere il pagamento dilazionato all’Agenzia delle Entrate Riscossione, fino ad 84 rate mensili, ovvero fino a 7 anni. Ma per poterne approfittare devi rispettare i requisiti richiesti dal Fisco.
Per poter sfruttare piani di dilazione più lunghi è necessario trovarsi in una situazione di difficoltà economica. Lo stato d’indigenza deve riguardare l’interessato e il suo nucleo familiare. Il miglior modo per accertare una simile condizione è sicuramente l’ISEE. Avere un basso ISEE rispetto alle medie nazionali ti fa rientrare di diritto tra coloro che possono accedere a una dilazione fino a 120 rate.
Biennio dopo biennio, infatti, la riforma si propone come obiettivo arrivare a concedere a tutti i contribuenti, nessuno escluso, fino a 120 rate mensili. In tal modo sarà possibile spalmare il debito nell’arco di circa 10 anni. Dopo le 84 rate si passerà a 96 nel 2027, nel 2029 a 108, fino alle 120 rate predette. Ovviamente, l’importo minimo è la rata da 50 euro, non essendo possibile una cifra inferiore. In poche parole, il Fisco ha come scopo il pagamento delle tasse dovute, anche se nell’arco di un tempo maggiore.